Il D.V.K. 183

28 Dic , 2023 - Uncategorized

Deutsche Verbindungs Kommando 183

(D.V.K. 183)

“Nun meine lieben Freunde un Kameraden können sie aus meinen Bericht entnehmen, dass ich vom Januar 1944 bis zum bitteren Ende bei Euch treu gedient habe. Ihr meine lieben italienischen Kamerden habt gekämpft für Euer Vaterland, treu Euren Eid und zum Schutz der auslandischen Ubermacht. Wir Deutsche standen Euch mit un Tat zur Seite, haben dnkbar Eure Gastfreundschaft, Liebe und Verbundenheit entgegengenommen und ich selbst bin froh, diese schwere Zeit mit Euch zusammen durchgestanden su haben. Getäuscht von der Propaganda der Kiergsmaschierie, wurden wir Alle Opfer dieser Zeit, die uns Alle Zwar reifer machte, doch wir haben die Schönsten Lebensjahre einem fanatischen Regime giopfert un ich bitte unseren Herrgott, nie wieder einen Kieg über uns und unsere Kinder un Kindeskinder kommen zu lessen.”

“Ora miei cari amici e camerati, potete rilevare dalla mia relazione, che io dal gennaio 1944 sino alla fine più amara, ho fedelmente prestato servizio presso di voi. Voi miei cari camerati italiani, avete combattuto per la vostra Patria, fedeli al vostro giuramento e a difesa contro la strapotenza degli stranieri. Noi tedeschi eravamo col consiglio e con l’azione al vostro fianco, abbiamo ricambiato riconoscenti la vostra ospitalità, il vostro affetto ed il vostro attaccamento ed io stesso sono felice di aver trascorso insieme con voi quei tempi difficili. Ingannati dalla macchina di propaganda della guerra, noi fummo tutti vittime di quel tempo, che peraltro ci ha reso tutti più maturi, tuttavia noi abbiamo sacrificato i migliori anni della nostra vita ad un regime fanatico e prego il nostro Signore Iddio di non fare mai venire di nuovo una guerra su di noi, sui nostri figli e sui figli dei figli.”

Josef PAMLER, Maresciallo del D.V.K. 183 aggregato al Gruppo Mantova

17 gennaio 1987

Nell’estate 1944 con l’obbiettivo di impiegare il reparto al più presto sul fronte italiano, la Divisione Monte Rosa giunge al termine dell’addestramento, ridotto nei tempi rispetto a quello standard previsto per l’esercito tedesco. La divisione, una volta rientrata in Patria, dovrà operare a stretto contatto con i reparti tedeschi e inoltre i germanici non si fidano del tutto degli italiani. Nessuno infatti può prevedere come reagiranno gli uomini al rientro in Italia, gli stessi uomini che prima della partenza per Novara, Vercelli e Munsingen hanno in molti casi disertato in massa e solo con enorme fatica sono stati rintracciati, radunati e inviati in Germania.

L’approntamento della Divisione è stata uno sforzo enorme; per quasi sette mesi gli alpini hanno tenuto occupati i migliori istruttori e campi di addestramento in un momento in cui soprattutto sul fronte dell’est, per colmare le ingenti perdite, la Wehrmacht ha disperato bisogno di uomini. Inoltre le divisioni italiane sono equipaggiate quasi interamente con materiali e armi tedesche anche queste preziose per lo sforzo bellico in atto.

L’O.K.W. decide quindi di mantenere presso i reparti italiani nuclei tedeschi che consentiranno il collegamento con gli altri reparti germanici e nel contempo potranno sia proseguire l’addestramento non perfettamente completato degli uomini sia agire come controllo sull’affidabilità delle nuove divisioni.

Nel giugno 1944 è ordinato l’approntamento dei D.V.K., i Deutsche Verbindungs Kommando, “Comandi del Personale di Collegamento Germanico”.  La costituzione e l’organizzazione di questi reparti, uno per ogni Divisione Italiana, è affidata ai Distretti Militari (Wehrkreiskommando).

Il Distretto Militare che deve costituire il nucleo di collegamento per la consulenza e assistenza degli ufficiali italiani della Divisione alpina Monte Rosa è il Wehrkreiskommando V, situato a Stoccarda e responsabile del reclutamento nelle provincie del Baden-Wurttemberg.

Fregio da braccio Gebirgsjager

La necessità è di formare il reparto in tempi ristrettissimi in quanto è necessario che sia approntato prima del rientro della divisione in Italia. Visti i tempi assolutamente scarsi e la complessità nel reperire personale capace di interagire e farsi intendere dal personale italiano, graduati e ufficiali sono tratti  dagli Aufstellungsstab e Ausbildunhskommandos che hanno già condotto l’addestramento del Battaglioni di Istruzione prima e dell’intera divisione a partire dal febbraio 1944. Gli ufficiali e i graduati tedeschi mancanti sono integrati dal Wehrkreiskommando V che provvede anche a cercare gli interpreti, i materiali di equipaggiamento, automezzi e quanto necessario al plotone di collegamento. Le armi automatiche sono invece prelevate direttamente da quelle in dotazione negli Aufstellungsstab ed Ausbildungskommandos del campo di addestramento stesso.

E’ invece definito che il deposito di tutti i complementi per i nuclei di collegamento delle Divisioni Italiane sia gestito per tutti i quattro D.V.K. dal Wehrreiskommando VII, di stanza a Monaco, nella provincia della Baviera.

Alla fine di giugno 1944, a seguito della decisione di anticipare ulteriormente il rientro in Italia della Divisione alpina, il Distretto Militare V comunica di non essere riuscito a reclutare tutti gli organici previsti. L’O.K.W. definisce pertanto che il personale tedesco mancante nella Divisione Monte Rosa deve essere tratto da aliquote di addestratori della Divisione Italia e non deve essere completato con il personale del Battaglione Complementi, probabilmente perché ritenuto ancora troppo poco esperto.

Grazie a questa soluzione e alla collaudata efficienza tedesca in meno di un mese, il 3 luglio 1944, è costituito ufficialmente il D.V.K. 183.

Il Comandante è il Generale Egbert PICKER, ufficiale di grande esperienza e stimato comandante di truppe alpine.

E’ probabile che negli intendimenti tedeschi questo reparto definito “nucleo” devesse essere ampliato nel corso del tempo. E’ stata rintracciata una tabella datata 3 luglio 1944 che fissa la forza del D.V.K. indicando però che si tratta di un documento “provvisorio”.

Forza provvisoria nei nuclei di collegamento tedeschi presso le Divisioni Italiane (forza di un nucleo)

GRUPPO COMANDO

(Comando di divisione)

  • 1          Comandante
  • 1          Ufficiale Addetto
  • 1          Ufficiale Interprete (di italiano)
  • 1          Scritturale (grado Maresciallo)
  • 1          Autista per autovettura
  • 1          Motociclista porta ordini
  • 1          Moto 350 cc

PLOTONE MEDIO RADIOTELEGRAFISTI (motorizzato 100mw o 80Mw)

  • 1          Comandante di plotone (grado Maresciallo)
  • 1          Autovettura media
  • 1          Interprete (di italiano) per i collegamenti (grado Maresciallo)
  • 5          Soldati (4 radiotelegrafisti 1 autista per autocarro)
  • 1          Autocarro chiuso 2 tonnellate

GRUPPO REGGIMENTI

alpini e reggimenti di artiglieria

  • 3          Ufficiali di collegamento (di cui un vice Capo Nucleo)
  • 3          Interpreti (di italiano)
  • 3          Sottufficiali (tra cui un Maresciallo)
  • 3          soldati

GRUPPO BATTAGLIONI

dei reggimenti cacciatori, alpini e gruppi di artiglieria, reparti esploranti, btg. Genio, btg. Collegamenti, btg. Complementi e con il comandante delle truppe intendenza della divisione

  • 15        Ufficiali di collegamento
  • 15        Interpreti (di italiano)
  • 15        Sottufficiali (tra cui 3 Marescialli)
  • 15        soldati

GRUPPO COMPAGNIE

compagnie e batterie dei reggimenti cacciatori, alpini e reggimenti artiglieria (comprese le compagnie e batterie comando), squadroni del reparto esplorante, compagnia cacciatori carro, compagnia pionieri, plotone collegamenti

  • 65        Ufficiali di collegamento
  • 65        Interpreti (di italiano) (tra cui 13 Marescialli
  • 65        Sottufficiali (tra cui 1 Maresciallo)
  • 65        soldati

Da queste tabelle si evince che i militari tedeschi del D.V.K. 183 potrebbero essere stati in totale 348 uomini. In realtà, per lo meno dalle memorie dei reduci, non sembra che gli organici siano stati sempre completi. In questa valutazione è da considerare che il comando tedesco potrebbe aver deciso di ridurre la presenza dei nuclei presso i singoli reparti anche per una ridistribuzione degli uomini in funzione della creazione due nuovi nuclei, inizialmente non previsti, assegnati ai due battaglioni “d’allarme”, il Vestone e il Saluzzo, costituiti in Italia traendo uomini da tutte le unità della Divisione.   

Castelnuovo Garfagnana, Monte Tesa, centralino telefonico, autunno 1944-inverno 1945, militari italiani e tedeschi (Guido Allasia)

Al Comando del D.V.K 183 è assegnato il numero di Feld Post 28591 mentre gli uomini di collegamento distribuiti presso i vari reparti si appoggiano alla posta militare dei rispettivi reparti italiani.

I nomi ad oggi rilevati sono 73. Purtroppo in molti casi si tratta di nomi in qualche modo errati in quanto probabilmente storpiati perché riportati negli scritti dei reduci così come ascoltati o ricordati. Anche nei documenti dell’epoca spesso i nomi (anche italiani) sono riportati errati. Questo è dovuto principalmente all’alto margine di errore in quanto i dattilografi copiavano delle minute scritte spesso a matita copiativa su fogli di circostanza.

Inoltre per alcuni istruttori, rilevati nel periodo di Munsinghen, è difficile avere certezza che abbiano poi effettivamente accompagnato il proprio reparto in Italia e non siano invece rimasti in Germania o assegnati ad altri incarichi. In altri casi i militari sono stati spostati tra i reparti e il loro nome, scritto in modo diverso, ripetuto nell’elenco [è il caso di SCHWARTZ … del 2° Reggimento Alpini, Battaglione Morbegno, 7ª Compagnia, probabilmente lo stesso SCHWARZWALD … 1° Reggimento Alpini, Battaglione Bassano, 10ª Compagnia]

Dalle ricerche effettuate risultano Caduti 18 tedeschi aggregati alla Divisione Monte Rosa dall’addestramento in Germania fino all’epilogo finale.

I decorati al valore riguardo ai quali è stata trovata documentazione sono 4, due decorati con Croce di Ferro germanica di 2 Classe e due di Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

E’ evidente che questi elenchi sono da considerare ampiamente incompleti per difetto in quanto la documentazione dei reparti è in gran parte andata perduta e mancano riferimenti soprattutto per i Caduti dell’aprile 45 quando i militari tedeschi aggregati alle Divisioni Italiane tentavano di raggiungere la Germania aggregandosi ad altri reparti tedeschi in ritirata.

Per la metodologia utilizzata per la ricerca e catalogazione dei Caduti rimando alla pagina dedicata.

Caduti DVK183 per Zona
Caduti DVK183 per Reparto
Caduti DVK183 per Causa

Approfondimento – Gradi della Wehrmacht  

TRUPPA E GRADUATI DI TRUPPA
Mannschaften Schütze (soldato)
Oberschütze (soldato scelto)
Gefreiter (caporale) 
Obergefreiter (caporale maggiore)
Stabsgefreiter (caporale anziano)     

SOTTUFFICIALI (con ruolo di sergenti)
Unteroffiziere ohne Portepee (sottufficiali senza dragona)  
Unteroffizier (sottufficiale – corrispondente ad un sergente)
Unterfeldwebel (sottomaresciallo – corrispondente ad un sergente maggiore)  

SOTTUFFICIALI (con ruolo di marescialli)
Unteroffiziere mit Portepee (sottufficiali con dragona)  
Feldwebel (maresciallo) Oberfeldwebel (maresciallo maggiore)  
Stabfeldwebel (maresciallo anziano)   

UFFICIALI INFERIORI
Kompanieoffiziere (ufficiali di compagnia)  
Leutnant (tenente – corrispondente al sottotenente)
Oberleutnant (tenente superiore – corrispondente al tenente)
Hauptmann (capitano)  

UFFICIALI SUPERIORI
Stabsoffiziere (ufficiali anziani)  
Major (maggiore)
Oberstleutnant (tenente colonnello)
Oberst (colonnello)  

UFFICIALI GENERALI
Generäle   Generalmajor (maggiore generale – corrispondente al generale di brigata) Generalleutnant (tenente generale – corrispondente al generale di divisione)
General (generale – corrispondente al generale di corpo d’armata)
Generaloberst (colonnello generale – corrispondente al generale di armata)
Generalfeldmarschall (generale feldmaresciallo)     


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